Escort e clienti asiatici: come fanno sesso gli uomini del sol levante?
Escort e clienti asiatici: come fanno sesso gli uomini del sol levante?
Escort e clienti asiatici, un binomio bizzarro perché di solito gli individui del Sol levante che sono giunti ad abitare le nostre città stanno per fatti loro, si riproducono solo con donne appartenenti alla propria etnia e se devono usufruire di servizi extra, si rivolgono ai centri massaggi.
Abbiamo scoperto che l’Asia è immensa e che soprattutto i coreani e i giapponesi amano l’Italia per il cibo, per l’arte e soprattutto per le accompagnatrici di lusso.
Abbiamo a tal proposito intervistato alcune escort di alto livello trovate sui piu’ famosi siti di annunci escort accompagnatrici e il resoconto dei loro racconti è davvero sconcertante. Si tratta per lo piu’ di uomini molto abbienti ma dalla sessualità contorta, risultato di una educazione e di una cultura altamente repressiva.
Escort e clienti asiatici: fare abbuffare di cibo le ragazze
Giulia, splendida escort di lusso a Milano Ci racconta quanto segue:
“Ho incontrato un uomo molto bello, molto ricco e abbastanza giovane, sui 33 anni, coreano. Gentilissimo, profumato, elegante come pochi. Mi aveva fatto davvero un’ottima impressione, mi sono chiesta quasi se fosse un principe da quanto era perfetto ed affascinante. Poi però nel momento in cui ci siamo chiusi in camera, sono uscite tutte le sue assurde perversioni sessuali.
Ha chiamato il servizio in camera ordinando tonnellate di dolci e di cibo, aragoste incluse chiedendomi di abbuffarmici sopra come una scrofa, facendo rumore, succhiando i crostacei, sputando di tanto in tanto.
Mentre io rischiavo un blocco intestinale, ho visto nei suoi occhi accendersi una luce strana e il caro e splendido principino tutto bon ton e sorrisi, trasformarsi in un demone inquietante. Si è poi spogliato masturbandosi piu’ volte davanti a me. Aveva il pene piccolo, come quello di un bambino. Che tristezza infinita”.
Escort e clienti asiatici: fare leccare i pomelli delle porte alle accompagnatrici.
Anche l’esperienza di Valentina, topclass escort lusso a Roma, non è stata delle mgliori:
“Ho incontrato uno Yakuza, sicuramente lo era. Un gangster, ricchissimo, arrogante ma a suo modo attraente, simpatico e generoso. Da cosa ho capito che appartenesse alla Mafia giapponese? Dal super drago tatuato sulla schiena, impressionante. Ho trascorso con lui una notte molto lunga, piu’ che altro perché ha voluto la mia compagnia per una cena in un hotel 5 stelle superior a Milano in cui mi sono annoiata perché parlavano tutti in dialetto giapponese e io sono laureata in lingue orientali, non in vernacoli dell’estremo Est.
Siamo saliti in camera, un appartamento mastodontico dove mi ha fatto trovare champagne, caviale, vestiti di Prada, di Fendi, scarpe. Beh, si’, mi ha viziata un bel po’, ma la sua richiesta sessuale mi ha lasciato interdetta.
Ha voluto che leccassi i pomelli di tutte le porte della suite, e cosi’ ho fatto. Mi sono sentita umiliata. Ok, mi ha regalato un sacco di cose stupende e mi ha anche pagato 8000 euro per quella notte, ma non mi ha toccata con un dito. Si è procurato diversi orgasmi in maniera del tutto autonoma, solo guardandomi giocare con la bocca con le maniglie. Non lo farei piu’, no. Troppo scioccante”.
Escort e clienti asiatici: il Furry fetish
Che gli orientali non fossero tanto a posto lo avevamo supposto guardando gli Hentai, ma non avevamo idea del livello di perversione di cui sono affetti anche nella vita reale.
Infatti, anche Gloria, accompagnatrice di lusso a Genova Ventimiglia ci ha riportato un episodio sconvolgente:
“Ho preso accordi con un uomo di Singapore per una overnight e mi ha offerto 7000 euro per fare un giochino diverso dai soliti. Mi sono fatta spiegare piu’ o meno in cosa sarebbe consistito tale giochino, e lui mi ha subito parlato di Furry Fetish. In pratica io mi sarei dovuta travestire da animaletto peloso e lui avrebbe pensato ai costumi.
Mi reco sul posto, in un hotel superlusso a Roma, giungono due bodyguard e una simpatica hostess, che mi scortano nella suite del magnate. Ci salutiamo, scambiamo qualche parola e andiamo a cena. Lui simpaticissimo, sorridente, veramente piacevole. Poi in camera apre l’armadio e tira fuori quattro costumi: uno di un gatto, uno di un unicorno, uno di un maiale e uno da gallina. Ognuno di questi abiti impellicciati aveva un’apertura a livello della vagina e dell’ano.
Insomma, ho trascorso la notte vestita con dei costumi ridicoli, pesantissimi, che mi hanno alzato la temperatura corporea a livelli equatoriali, a riprodurre i versi degli animali e ad essere sodomizzata con una violenza estrema”.
Escort e clienti asiatici: Il Kaupan
Su di un famoso sito di recensioni escort garantite abbiamo contattato un’altra cortigiana di alto livello a Bologna, ed ecco il suo inquietante racconto:
“Sapevo che gli asiatici hanno gusti sessuali particolari, ma non pensavo si spingessero a livelli cosi’ inusitati. Ho incontrato un cliente giapponese che mi ha parlato del Kaupan, cioè di ragazze che si coprono il viso con le loro mutandine. Questo signor Cinciunwan (nome inventato, N.d.R.) non si era limitato solo a questo, ha voluto che gli portassi i miei slip ricolmi di mestruo e di “sgommate fecali”.
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