IL Cacodemone che mi perseguita

il cacodemone che mi perseguita

Terza puntata de “I racconti erotici e strampalati del Sig. Rudolf”.

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Nel lungo scorrere della mia vita ho potuto notare che una inquietante costante l’accompagna: la presenza di un cacodemone. 

La parola Cacodemon deriva dal greco antico κακοδαίμων kakodaimōn, che significa “spirito malvagio” e, nel mio caso, si tratta della incessante presenza della merda nella mia miserrima esistenza.

In ogni luogo in cui mi reco i cessi subiscono una strana influenza, un flusso energetico traditore infido, losco e bieco, delle radiazioni, un campo magnetico avverso, venti fotonici provenienti da universi paralleli sconosciuti e pericolosi, buchi neri che assorbono tutto ciò che trovano per poi vomitarlo in questa dimensione sotto forma di feci, mestruo, urina, sporco delle dita dei piedi, caccole nasali, sudore di testicoli umani e animali. 

Mia madre fu la prima a dare l’avvio a quella pare essere davvero una dannazione demoniaca. Un giorno, quella lurida prostituta mancata, mi scaricò addosso la lettiera piena di sterco e piscio dei suoi 15 gatti.

Io non riuscii a reagire. Mio fratello Zdravko, invece, scoppiò a ridere a crepapelle, mentre una miriade di piccoli pezzetti di cacca felina mi rotolavano dalla testa incorniciando il mio bellissimo viso.

Una sorta di maledizione che non mi ha mai abbandonato neanche quando i recai a Makedonska Kamenica un borgo dimenticato da Dio, buono solo per prostitute e buoni a nulla, nella parte nord orientale della Macedonia del Nord.

Il cacodemone che si nasconde nella Macedonia del Nord.

Al suo centro si nascondeva un oscuro segreto che gettava un’ombra sinistra sulla comunità.

In una tranquilla giornata d’estate, mentre i cittadini di Makedonska Kamenica andavano allegramente per i fatti loro, un’esplosione tonante echeggiò attraverso le vie. La causa di tale disastro era da imputare al gabinetto pubblico del parco principale che era letteralmente scoppiato in mille pezzi. Il sole scomparve per qualche minuto; cominciò a soffiare un caldo vento che rendeva impossibile l’atto di respirare a causa di miasmi che si diffondevano per le strade lasciando i residenti stremati, distesi per terra, senza mutande e con i genitali esposti, a boccheggiare.

La notizia dell’incidente si diffuse come un incendio nel villaggio e la gente cominciò a parlare dell’anatema che aveva colpito il paese. Si diceva che un demone composto di sterco fosse stato evocato dalle profondità delle fognature e avesse iniziato a seminare il panico nel paese.

Non passò molto tempo prima che strani fenomeni si manifestassero ovunque. Creature mostruose e puzzolenti emergevano dai bagni di casa e dalle fognature, spaventando i residenti

La gente si rifugiava nelle proprie case, chiudendo finestre, porte, serrando le cloache con chiodi ed assi di legno, evitando persino di defecare, il tutto per evitare l’invasione delle spaventose creature.

Il cacodemone e Russel Crowe: l’esorcista

Un giorno, mentre il cielo si apriva con una tempesta di fulmini e saette, una figura misteriosa fece la sua comparsa. Era un esorcista chiamato Russell Crowe, noto per le sue abilità nel combattere le forze oscure.

Egli era deciso a sconfiggere i demoni fetenti e liberare la città dalla maledizione.

Russell Crowe si immerse nelle fognature di Makedonska Kamenica affrontando creature ripugnanti e spettri che cercavano di ostacolarlo. Con il suo coraggio e la sua determinazione, riuscì ad utilizzare un antico rimedio.

Il segreto risiedeva in una bottiglia di sacra candeggina benedetta. Questa sostanza poteva neutralizzare l’energia negativa dei demoni fetenti e a spezzare la maledizione che affliggeva la città.

Armato del sacro liquido, Russell Crowe si diresse verso la piazza principale, dove gli spiriti puzzolenti avevano stabilito il loro quartier generale.

La folla era in preda al caos. La gente si assaltava reciprocamente nel tentativo di ottenere un rotolo di carta igienica, mentre i peti assordanti risuonavano nell’aria, ma, nel momento in cui Russell Crowe apparve, un silenzio calò sulla piazza.

Il cacodemone viene sconfitto.

Brandendo il suo flacone divino, Russell Crowe ne spruzzò il contenuto sui demoni maleodoranti, sconfiggendoli uno dopo l’altro. L’aria malsana si dissipò e i gabinetti smisero di esplodere. Una luce santa illuminò la città, portando sollievo e speranza a tutti gli abitanti.

Da quel giorno in poi il paesucolo tornò ad essere tranquillo e ordinato. La gente poteva finalmente defecare senza paura, mentre i peti tonanti lasciarono spazio a aliti divini. Russell Crowe divenne un eroe acclamato dalla popolazione e il suo nome fu tramandato come colui che aveva liberato la città dalla dannazione degli spiritelli puzzolenti.

Per festeggiare la sconfitta del Male, nel centro della città fu installata una imponente scultura raffigurante un gabinetto bianco sul quale è seduto l’eroe nazionale avvolto in una lunga toga.

I piedi, che sporgono appena dall’abito, calpestano una massa fecale. Il braccio sinistro è piegato verso il corpo a sostenere un piatto di spaghetti, quello destro è sollevato e sostiene un flacone di varichina, a testimonianza che solo la perfetta disinfestazione dei sanitari può tenere lontane le energie negative.

Il volto, dall’espressione seria e concentrata, è realizzato secondo i canoni dell’estetica barocca. I capelli sono lunghi e arruffati e ricordano quelli di Medusa.

La testa è coronata da un diadema con 52 scopini, metafora della pulizia dei residui delle deiezioni solide rimasti nel water.

Da quel giorno in poi il monumento divenne un simbolo di rinascita e speranza per il paese. Gli abitanti raccontano ancora oggi la storia di come abbiano affrontato le loro paure più profonde superandole insieme e ricordandosi sempre che, anche dietro le situazioni più sgradevoli, una semplice bottiglia di candeggina può fare miracoli.

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    Ortaggi oblunghi i racconti del Sig Rudolf 2a Puntata

     

    Ho 85 anni ormai e nel lungo scorrere della mia vita ho potuto notare che una inquietante costante l’accompagna: la presenza di un cacodemone. 

    La parola Cacodemon deriva dal greco antico κακοδαίμων kakodaimōn, che significa “spirito malvagio” e, nel mio caso, si tratta della incessante presenza della merda nella mia miserrima esistenza.

    In ogni luogo in cui mi reco i cessi subiscono una strana influenza, un flusso energetico traditore infido, losco e bieco, delle radiazioni, un campo magnetico avverso, venti fotonici provenienti da universi paralleli sconosciuti e pericolosi, buchi neri che assorbono tutto ciò che trovano per poi vomitarlo in questa dimensione sotto forma di feci, mestruo, urina, sporco delle dita dei piedi, caccole nasali, sudore di testicoli umani e animali. 

    Mia madre fu la prima a dare l’avvio a quella pare essere davvero una dannazione demoniaca. Un giorno, quella lurida prostituta mancata, mi scaricò addosso la lettiera piena di sterco e piscio dei suoi 15 gatti.

    Io non riuscii a reagire. Mio fratello Zdravko, invece, scoppiò a ridere a crepapelle, mentre una miriade di piccoli pezzetti di cacca felina mi rotolavano dalla testa incorniciando il mio bellissimo viso.

    Una sorta di maledizione che non mi ha mai abbandonato neanche quando i recai a Makedonska Kamenica un borgo dimenticato da Dio, buono solo per prostitute e buoni a nulla, nella parte nord orientale della Macedonia del Nord.

    Il cacodemone che si nasconde nella Macedonia del Nord.

    Al suo centro si nascondeva un oscuro segreto che gettava un’ombra sinistra sulla comunità.

    In una tranquilla giornata d’estate, mentre i cittadini di Makedonska Kamenica andavano allegramente per i fatti loro, un’esplosione tonante echeggiò attraverso le vie. La causa di tale disastro era da imputare al gabinetto pubblico del parco principale che era letteralmente scoppiato in mille pezzi. Il sole scomparve per qualche minuto; cominciò a soffiare un caldo vento che rendeva impossibile l’atto di respirare a causa di miasmi che si diffondevano per le strade lasciando i residenti stremati, distesi per terra, senza mutande e con i genitali esposti, a boccheggiare.

    La notizia dell’incidente si diffuse come un incendio nel villaggio e la gente cominciò a parlare dell’anatema che aveva colpito il paese. Si diceva che un demone composto di sterco fosse stato evocato dalle profondità delle fognature e avesse iniziato a seminare il panico nel paese.

    Non passò molto tempo prima che strani fenomeni si manifestassero ovunque. Creature mostruose e puzzolenti emergevano dai bagni di casa e dalle fognature, spaventando i residenti

    La gente si rifugiava nelle proprie case, chiudendo finestre, porte, serrando le cloache con chiodi ed assi di legno, evitando persino di defecare, il tutto per evitare l’invasione delle spaventose creature.

    Il cacodemone e Russel Crowe: l’esorcista

    Un giorno, mentre il cielo si apriva con una tempesta di fulmini e saette, una figura misteriosa fece la sua comparsa. Era un esorcista chiamato Russell Crowe, noto per le sue abilità nel combattere le forze oscure.

    Egli era deciso a sconfiggere i demoni fetenti e liberare la città dalla maledizione.

    Russell Crowe si immerse nelle fognature di Makedonska Kamenica affrontando creature ripugnanti e spettri che cercavano di ostacolarlo. Con il suo coraggio e la sua determinazione, riuscì ad utilizzare un antico rimedio.

    Il segreto risiedeva in una bottiglia di sacra candeggina benedetta. Questa sostanza poteva neutralizzare l’energia negativa dei demoni fetenti e a spezzare la maledizione che affliggeva la città.

    Armato del sacro liquido, Russell Crowe si diresse verso la piazza principale, dove gli spiriti puzzolenti avevano stabilito il loro quartier generale.

    La folla era in preda al caos. La gente si assaltava reciprocamente nel tentativo di ottenere un rotolo di carta igienica, mentre i peti assordanti risuonavano nell’aria, ma, nel momento in cui Russell Crowe apparve, un silenzio calò sulla piazza.

    Il cacodemone viene sconfitto.

    Brandendo il suo flacone divino, Russell Crowe ne spruzzò il contenuto sui demoni maleodoranti, sconfiggendoli uno dopo l’altro. L’aria malsana si dissipò e i gabinetti smisero di esplodere. Una luce santa illuminò la città, portando sollievo e speranza a tutti gli abitanti.

    Da quel giorno in poi il paesucolo tornò ad essere tranquillo e ordinato. La gente poteva finalmente defecare senza paura, mentre i peti tonanti lasciarono spazio a aliti divini. Russell Crowe divenne un eroe acclamato dalla popolazione e il suo nome fu tramandato come colui che aveva liberato la città dalla dannazione degli spiritelli puzzolenti.

    Per festeggiare la sconfitta del Male, nel centro della città fu installata una imponente scultura raffigurante un gabinetto bianco sul quale è seduto l’eroe nazionale avvolto in una lunga toga.

    I piedi, che sporgono appena dall’abito, calpestano una massa fecale. Il braccio sinistro è piegato verso il corpo a sostenere un piatto di spaghetti, quello destro è sollevato e sostiene un flacone di varichina, a testimonianza che solo la perfetta disinfestazione dei sanitari può tenere lontane le energie negative.

    Il volto, dall’espressione seria e concentrata, è realizzato secondo i canoni dell’estetica barocca. I capelli sono lunghi e arruffati e ricordano quelli di Medusa.

    La testa è coronata da un diadema con 52 scopini, metafora della pulizia dei residui delle deiezioni solide rimasti nel water.

    Da quel giorno in poi il monumento divenne un simbolo di rinascita e speranza per il paese. Gli abitanti raccontano ancora oggi la storia di come abbiano affrontato le loro paure più profonde superandole insieme e ricordandosi sempre che, anche dietro le situazioni più sgradevoli, una semplice bottiglia di candeggina può fare miracoli.

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